Le immagini di "Campioni in Bianco e Nero", realizzate in pellicola senza l'apporto della manipolazione digitale, offrono una seconda interpretazione del lavoro proposto con "Campioni", step conclusivo del lavoro iniziato con "Piscine".
Intendono tracciare un'excursus dell'esperienza contemporanea: dalla solitudine,
dall'inquietudine e da altri malesseri dell' individuo nella società globale fino alla rinnovata comunione con l'ambiente naturale quale via suggerita dall'autore per l'affermazione di nuovi equilibri della dimensione umana.
In tale prospettiva viene riscoperta la figura del Campione. L'incertezza dei tratti somatici con cui sono ritratti i grandi protagonisti dello sport internazionale cerca di evitarne per una volta ogni collegamento con i successi, i record, i gossip, gli scandali agonistici e personali, i marchi degli sponsor, i lussi prodotti dall' affermazione sportiva, con cui siamo soliti identificarli, restituendone così l'essenza al più prestigioso dei loro primati: la purezza e la sacralità del gesto atletico quale momento topico di una sfida a se stessi prima ancora che ai propri avversari.
L'essenzialità del bianco e nero collabora quindi ad un ulteriore alleggerimento stilistico dell'immagine del Campione dagli orpelli che ne falsano ruolo e valori.
"Campioni" e "Campioni in Bianco e Nero" sono il risultato di due anni di riprese fotografiche svolte unicamente durante competizioni e manifestazioni ai più alti livelli internazionali degli sport trattati.